Il tempio di Ben Ezra rappresenta una delle sinagoghe più antiche e affascinanti del Cairo, situata nella zona copta della città egiziana. 
 
Secondo la tradizione locale, questo luogo sacro sorge esattamente dove il piccolo Mosè fu ritrovato, collegando così il sito a una delle storie più celebri della Bibbia.
 
Non solo il Tempio di Ben Ezra vanta origini che probabilmente precedono l'882 d.C., ma è anche conosciuto per un'incredibile scoperta avvenuta nel XIX secolo. 
 
Infatti, all'interno della sua geniza sono stati ritrovati oltre 200.000 fogli, foglietti e frammenti di manoscritti in caratteri ebraici, arabi e in lingua giudeo-araba, a cui si aggiungono più di 250.000 documenti storici sia secolari che sacri.
 
Questa sinagoga, ricostruita alla fine del XIX secolo, è stata testimone di importanti eventi storici. 
 
Nel 1115, il rabbino Abraham ibn Ezra giunse da Gerusalemme in Egitto e visitò i luoghi dove, secondo la tradizione, Mosè e Geremia avevano pregato.
 
 Oggi, con così pochi ebrei rimasti al Cairo, questo antico tempio è diventato principalmente un'attrazione turistica, ma continua a raccontare la ricca storia della comunità ebraica in Egitto.
 
In questo articolo, scoprirete le origini di questo straordinario edificio, il tesoro documentario della Geniza, i protagonisti della sua scoperta, la sua architettura e il suo profondo significato culturale e religioso che continua a persistere attraverso i secoli.
 

Indice:

  • #1.Le origini del Tempio di Ben Ezra
  • #2.La leggenda del ritrovamento di Mosè
  • #3.La restituzione alla comunità ebraica nel 1115
  • #4.La Geniza del Cairo: un tesoro nascosto
  • #5.Lingue e contenuti dei manoscritti
  • #6.I protagonisti della scoperta
  • #7.Architettura e restauri del Tempio di Ben Ezra
  • #8.FAQs

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tempio di ben ezra

 

#1.Le origini del Tempio di Ben Ezra

La storia della sinagoga di Ben Ezra affonda le sue radici in un passato remoto e affascinante.

Sebbene la data esatta della sua fondazione rimanga incerta, i documenti ritrovati nella geniza suggeriscono che la sua esistenza precede l'882 d.C. e potrebbe risalire addirittura al periodo pre-islamico.

  • Una chiesa copta trasformata in sinagoga

L'edificio che oggi conosciamo come Tempio di Ben Ezra non nacque originariamente come luogo di culto ebraico. 

Nell'882 d.C., durante il regno di Ahmad Ibn Tulun, il patriarca della Chiesa Copta Ortodossa vendette una chiesa e il terreno circostante a un gruppo di ebrei per la considerevole somma di 20.000 dinari.

Secondo alcune fonti, la vendita fu necessaria per pagare le tasse imposte dai governanti musulmani dell'epoca. 

Tuttavia, gli studiosi moderni hanno dibattuto su questo evento: mentre alcuni ricercatori del XIX secolo hanno ipotizzato che questa transazione segnasse la nascita del Tempio di Ben Ezra, studi più recenti suggeriscono che gli acquirenti fossero seguaci delle accademie talmudiche di Babilonia, mentre la congregazione di Ben Ezra seguiva gli insegnamenti delle accademie talmudiche rivali in Siria Palestina.

La struttura architettonica originale si ispirava alle chiese copte locali situate nella fortezza romana, come la vicina Chiesa di Santa Barbara. 

Infatti, ancora oggi il tempio conserva elementi che ricordano il suo passato di chiesa, seguendo lo stile basilicale, diviso da due finestre in tre portici paralleli, di cui quello centrale è il più spazioso.

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#2.La leggenda del ritrovamento di Mosè

Un aspetto particolarmente affascinante del Tempio di Ben Ezra è la leggenda che lo circonda. 

Secondo il folklore locale, il sito su cui sorge la sinagoga sarebbe esattamente il luogo dove la figlia del faraone trovò il piccolo Mosè galleggiante sul fiume Nilo.

Alcune versioni della leggenda raccontano addirittura che la cesta in cui la madre di Mosè lo aveva nascosto fu ritrovata in un pozzo profondo nella parte posteriore del tempio. 

Un'altra tradizione suggerisce che il sito ospitasse il Tempio di Geremia.

Queste connessioni bibliche hanno contribuito ad aumentare l'importanza spirituale del luogo, rendendolo un punto di riferimento non solo per la comunità ebraica, ma anche per i visitatori interessati alle radici delle tradizioni abramitiche.

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#3.La restituzione alla comunità ebraica nel 1115

La storia del Tempio di Ben Ezra è segnata da periodi di distruzione e rinascita. Intorno al 1012-1013, il califfo fatimide Al-Hakim bi-Amr Allah ordinò la distruzione di tutti i luoghi di culto ebraici e cristiani. 
 
Di conseguenza, l'originale sinagoga di Ben Ezra fu demolita e "i suoi mattoni e legname venduti come rottami".
 
Nonostante questa devastazione, la comunità ebraica riuscì a ricostruire la propria istituzione sacra circa vent'anni dopo, tra il 1025 e il 1040, durante l'era fatimide.
 
La sinagoga divenne quindi il centro spirituale di una delle comunità ebraiche più prospere e dinamiche del mondo afroeurasiatico medievale.
 
Nel 1115, il rabbino Abraham ibn Ezra, importante studioso e filosofo ebreo, giunse da Gerusalemme in Egitto e visitò questo luogo sacro. 
 
La sinagoga prese il suo nome proprio in onore di questo illustre personaggio. Durante questo periodo, il tempio divenne anche la casa del grande rabbino, filosofo e medico ebreo Moses Maimonides.
 
La struttura che possiamo ammirare oggi è il risultato di numerosi restauri e ristrutturazioni avvenuti nel corso dei secoli. L'edificio attuale risale al 1892, quando fu ricostruito dopo il crollo della struttura originale. 
 
Recentemente, nel 2023, il tempio ha subito un ulteriore restauro, culminato con la sua reinaugurazione da parte delle autorità egiziane.
 
Il Tempio di Ben Ezra rappresenta dunque non solo un importante monumento storico, ma anche un simbolo della resilienza della comunità ebraica egiziana attraverso i secoli.
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#4.La Geniza del Cairo: un tesoro nascosto

Nascosto nell'antico solaio del Tempio di Ben Ezra si trova uno dei più straordinari archivi storici mai scoperti.
 
Questo deposito di documenti, noto come la Geniza del Cairo, rappresenta una finestra ineguagliabile sulla vita medievale del mondo mediterraneo e sulla storia della comunità ebraica.
 
Cosa significa 'geniza'
Il termine "geniza" deriva dalla parola ebraica che significa "nascondere" o "mettere via". Secondo la tradizione rabbinica, i testi contenenti il nome di Dio non possono essere gettati via o distrutti casualmente. 
 
Questi materiali sacri devono essere temporaneamente conservati in uno spazio dedicato – una geniza – fino a quando non possono ricevere una degna sepoltura in un cimitero, in modo simile a come viene trattato un corpo umano con il massimo rispetto.
 
La pratica di mantenere una geniza esiste almeno dai tempi talmudici e ha continuato durante tutto il Medioevo. 
 
Normalmente, il contenuto delle genizot (plurale di geniza) veniva periodicamente rimosso e sepolto in un cimitero.
 
Tuttavia, ciò che rende la Geniza del Cairo eccezionalmente preziosa è che non fu mai completamente svuotata.
 
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#5.Lingue e contenuti dei manoscritti

I testi della Geniza sono scritti in diverse lingue, principalmente ebraico, arabo e aramaico, ma anche in copto, siriaco, greco, latino, ladino e persino yiddish. 

La maggior parte è scritta in caratteri ebraici (in lingue che includono non solo l'ebraico stesso ma anche il giudeo-arabo e l'aramaico).

I manoscritti sono redatti su vari supporti di scrittura come carta, pelle, pergamena, papiro e persino tessuto.

Ciò che rende la Geniza del Cairo particolarmente unica è il fatto che non conteneva solo testi sacri, come Bibbie, libri di preghiere e scritti sulla legge ebraica. 

Nel Medioevo, era quasi impossibile scrivere qualcosa senza menzionare Dio, e così nella geniza finirono esempi di praticamente ogni tipo di testo scritto prodotto dalle comunità ebraiche del Vicino Oriente:

  • Liste della spesa
  • Contratti matrimoniali e atti di divorzio
  • Pagine di favole arabe
  • Opere di filosofia sufi e sciita
  • Libri di medicina
  • Amuleti magici
  • Lettere commerciali e contabilità
  • Centinaia di lettere personali

La stragrande maggioranza dei frammenti della Geniza sono testi letterari, con solo il 5-10% dell'intera collezione rappresentato da testi documentari.

 Questa eccezionale raccolta ci offre uno sguardo senza precedenti sul mondo ebraico medievale e sulle connessioni culturali che sfidano le nostre supposizioni sui confini religiosi medievali.

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#6.I protagonisti della scoperta

La rivelazione dell'eccezionale tesoro contenuto nella geniza del Tempio di Ben Ezra è avvenuta gradualmente grazie all'impegno di diversi studiosi che, nella seconda metà del XIX secolo, si interessarono a questo straordinario deposito di documenti.

 

  • Jacob Saphir e la prima segnalazione

Nel 1864, il rabbino Jacob Saphir divenne il primo ricercatore ebreo a riconoscere l'importanza della geniza del Cairo.

Dopo un tentativo fallito nel 1858, Saphir riuscì finalmente ad accedere alla camera della geniza ed esplorò il deposito per due giorni.

Sebbene non identificò alcun elemento specifico di particolare rilievo, intuì che il luogo potesse contenere materiali di grande valore storico.

Saphir, che viaggiava come emissario per raccogliere fondi per gli ebrei della Terra Santa, fu anche il primo a rendere nota l'esistenza del Midrash ha-Gadol, che aveva scoperto in possesso degli ebrei dello Yemen. Tuttavia, nonostante il suo interesse, la geniza rimase in gran parte inesplorata per altri decenni.

 

  • Elkan Nathan Adler e i primi acquisti

Nel 1888, l'inglese Elkan Nathan Adler, figlio del rabbino capo dell'Impero Britannico, divenne uno dei primi collezionisti di manoscritti a ottenere materiale dalla geniza.

Durante la sua visita al Tempio di Ben Ezra, Adler convinse i custodi della sinagoga a permettergli di prendere quanto più materiale possibile, riuscendo a raccogliere oltre 35.000 frammenti che ripose in due vecchie custodie di rotoli della Torah.

Ritornò al Cairo nel 1895 e, in totale, portò in Inghilterra più di 25.000 frammenti di manoscritti dalla geniza. Questa preziosa collezione fu successivamente venduta al Jewish Theological Seminary of America di New York nel 1923, a causa di problemi finanziari causati dalla frode di un socio d'affari.

 

  • Solomon Schechter e il trasferimento a Cambridge

Il contributo più significativo alla preservazione della geniza venne dal professor Solomon Schechter, docente di studi talmudici all'Università di Cambridge. Nel 1896, le studiose scozzesi Agnes S. Lewis e Margaret D.

 Gibson mostrarono a Schechter alcuni frammenti che avevano acquisito dal Cairo. Schechter riconobbe immediatamente l'importanza di questi documenti, identificando tra essi l'originale ebraico del "Libro della Saggezza" attribuito a Ben Sira.

Con l'assistenza finanziaria del collega Charles Taylor, Schechter organizzò una spedizione in Egitto tra il 1896 e il 1897.

Ottenuto il permesso dalla comunità ebraica locale di "prendere ciò che voleva" (come spiegò più tardi, "volevo tutto"), Schechter spedì a Cambridge oltre 140.000 documenti dalla geniza, che oggi formano la Collezione Taylor-Schechter, stimata in circa 193.000 frammenti.

Cinque anni dopo, Schechter si trasferì a New York come presidente del Jewish Theological Seminary, portando con sé una piccola parte dei manoscritti.

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#7.Architettura e restauri del Tempio di Ben Ezra

L'affascinante struttura del Tempio di Ben Ezra rappresenta un meraviglioso esempio di fusione architettonica tra stili islamici ed ebraici, creando un'identità visiva unica che racconta secoli di storia egiziana.

 

  • Elementi architettonici distintivi

Il tempio presenta un'architettura in stile basilicale con due piani: il primo destinato agli uomini e il secondo alle donne. 

La sala principale è suddivisa in tre parti separate da barre d'acciaio, con al centro un bima ottagonale in marmo utilizzato per la lettura della Torah.

Le decorazioni includono motivi a stella, rettangolari e pentagonali risalenti al periodo turco-ottomano.

I soffitti alti, le porte ad arco e le colonne finemente intagliate conferiscono al tempio un'eleganza particolare. Gli arredi in legno del tempio sono preziosi sopravvissuti del periodo medievale. 

Nella parte posteriore si trova un pozzo utilizzato per le abluzioni rituali prima di entrare nel tempio.

 

  • Il restauro del 1892

L'edificio attuale risale al 1892, quando fu completamente ricostruito dopo il crollo della struttura originale. 

Durante questa ristrutturazione avvenne la scoperta della famosa Geniza, quando il soffitto della stanza crollò rivelando l'incredibile archivio.

 Nonostante la ricostruzione quasi totale, il piano architettonico rimase sostanzialmente fedele all'edificio medievale precedente.

 

  • Il progetto di restauro del 2023

Il 31 agosto 2023, il Primo Ministro egiziano Mostafa Madbouly ha inaugurato il tempio dopo un decennio di lavori di restauro. 

L'intervento ha incluso meticolosi lavori di restauro architettonico per le pareti e il soffitto, oltre alla manutenzione dell'impianto di illuminazione.

 Inoltre, sono stati rinforzati i soffitti per prevenirne il collasso, restaurata pesantemente la biblioteca e migliorata l'isolazione dell'edificio.

 

  • Il ruolo della Drop of Milk Association

La Drop of Milk Association, organizzazione dedicata alla preservazione del patrimonio ebraico egiziano, ha completato il recente restauro. 

Nel 2017, l'American Research Center in Egypt (ARCE) ha assegnato all'associazione una sovvenzione per finanziare i loro sforzi di restauro delle sinagoghe rimanenti in Egitto, inclusa Ben Ezra.

Questo progetto rientra in un'iniziativa nazionale più ampia per la riabilitazione del Cairo Storico, dimostrando l'impegno del governo egiziano nella conservazione di tutti i siti archeologici delle diverse epoche storiche, siano essi islamici, copti o ebraici.

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#8.FAQs

1. Qual è l'importanza storica del Tempio di Ben Ezra? 

Il Tempio di Ben Ezra è la sinagoga più antica del Cairo, risalente a prima dell'882 d.C.

È famoso per la scoperta della Geniza, un deposito di oltre 200.000 documenti storici che hanno rivelato preziose informazioni sulla vita ebraica medievale.

 

2. Cosa si intende per "Geniza del Cairo"? 

La Geniza del Cairo era un deposito nascosto nel solaio del Tempio di Ben Ezra dove venivano conservati testi sacri e documenti contenenti il nome di Dio.

Oltre a materiale religioso, conteneva anche documenti secolari come lettere personali e contratti, offrendo uno spaccato unico della vita quotidiana medievale.

 

3. Chi ha scoperto i documenti della Geniza? 

La scoperta della Geniza è avvenuta gradualmente. Jacob Saphir fu il primo a segnalarne l'importanza nel 1864, seguito da Elkan Nathan Adler che acquistò i primi manoscritti nel 1888.

Il contributo più significativo venne da Solomon Schechter, che nel 1896-97 trasferì oltre 140.000 documenti a Cambridge.

4. Come è strutturato architettonicamente il Tempio di Ben Ezra? 

Il tempio ha uno stile basilicale su due piani, con una sala principale divisa in tre parti.

Presenta elementi decorativi che fondono stili islamici ed ebraici, come un bima ottagonale in marmo e motivi geometrici risalenti al periodo ottomano. L'edificio attuale risale a una ricostruzione del 1892.

 

5. Qual è il significato culturale del Tempio di Ben Ezra oggi? 

Oggi il tempio funziona principalmente come museo e attrazione turistica, simboleggiando la storia della comunità ebraica in Egitto.

Rappresenta un punto d'incontro tra culture diverse e un esempio di tolleranza religiosa, nonostante la drastica diminuzione della popolazione ebraica egiziana.

 

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Anche gli hotel locali in Egitto sono disponibili in diversi stili e livelli di lusso, con un proprio sistema di classificazione. Anche se non seguono la scala internazionale delle 5 stelle, offrono comunque soggiorni confortevoli e piacevoli.

  • Documenti di Viaggio

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  • Abbigliamento

    • Abiti leggeri e traspiranti (cotone o lino) per il giorno.
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    • Costumi da bagno per la piscina o il relax.
    • Sandali e scarpe comode per le escursioni.
  • Accessori

    • Cappello e occhiali da sole per proteggerti dal sole.
    • Foulard o sciarpa leggera per coprire le spalle durante le visite ai templi.
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    • Prodotti per l'igiene personale (spazzolino, dentifricio, shampoo, ecc.).
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    • Medicinali di base (paracetamolo, antistaminici, ecc.).
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    • Macchina fotografica o smartphone per immortalare i momenti speciali.
  • Altri Oggetti Utili

    • Libri o e-reader per momenti di relax durante la navigazione sul Nilo.
    • Un diario per annotare esperienze e impressioni.
    • Bottiglia riutilizzabile per l'acqua.

Crociere sul Nilo

  1. Percorso: Le crociere sul Nilo di solito partono da Luxor e arrivano a Assuan (o viceversa), passando per siti storici come la Valle dei Re, il Tempio di Karnak e il Tempio di Edfu.

  2. Durata: Queste crociere possono variare da 3 a 7 notti, a seconda dell'itinerario scelto.

  3. Siti Storici: Le crociere sul Nilo offrono accesso a numerosi siti archeologici e storici, rendendole ideali per gli amanti della storia.

  4. Atmosfera: Lungo il Nilo, i paesaggi cambiano da aree urbane a campi rigogliosi, offrendo un'esperienza culturale più variegata.

  5. Attività a Bordo: Le crociere sul Nilo spesso includono spettacoli serali, eventi culturali e attività ricreative.

Crociere sul Lago Nasser

  1. Percorso: Le crociere sul Lago Nasser si concentrano sulla zona tra Assuan e Abu Simbel, passando per l'area del Lago Nasser, creato dalla costruzione della diga di Assuan.

  2. Durata: Queste crociere sono generalmente più brevi, con itinerari che variano da 2 a 5 notti.

  3. Siti Storici: Le crociere sul Lago Nasser offrono l'opportunità di visitare il Tempio di Abu Simbel e il Tempio di Philae, ma hanno meno siti storici rispetto a quelle sul Nilo.

  4. Atmosfera: Il Lago Nasser è caratterizzato da paesaggi più desertici e acque tranquille, offrendo un'atmosfera più isolata e serena.

  5. Attività a Bordo: Le crociere sul Lago Nasser tendono ad essere più rilassate, con meno eventi serali e più focus sul paesaggio e la natura circostante.

  • Koshari: Un piatto nazionale a base di riso, lenticchie, pasta e salsa di pomodoro, spesso guarnito con cipolla fritta.

  • Ful Medames: Fagioli cotti a fuoco lento, spesso serviti con olio d'oliva, limone e spezie. È un piatto tradizionale per la colazione.

  • Ta'ameya: Una variante egiziana dell'hummus, fatta con fave schiacciate e fritta in forma di polpette. È un popolare snack o antipasto.

  • Molokhia: Una zuppa densa a base di foglie di molokhia (una pianta verde), spesso servita con pollo o coniglio.

  • Mahshi: Verdure come zucchine, melanzane o peperoni ripieni di riso, carne e spezie, poi cucinati in salsa di pomodoro.

  • Fattah: Un piatto festivo composto da riso, carne (di solito agnello o manzo) e pane fritto, il tutto condito con salsa di pomodoro e aceto.

  • Samboosa: Triangoli di pasta ripieni di carne, verdure o formaggio, fritti fino a diventare croccanti. Sono spesso serviti come antipasto.

  • Basbousa: Un dolce a base di semolino, zucchero e yogurt, spesso guarnito con mandorle o cocco.

  • Kunafa: Un dessert a base di pasta di semolino, ripieno di formaggio o crema, e immerso in sciroppo di zucchero.

  • Shawarma: Anche se originario del Medio Oriente, lo shawarma è molto popolare in Egitto, con carne di pollo o manzo servita in un pane pita con salse.

Le immersioni subacquee in Egitto sono generalmente considerate sicure, grazie alla presenza di centri di immersione professionali e guide esperte.

Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da tenere a mente:

  1. Centri di Immersione Certificati: Scegli sempre centri di immersione riconosciuti e certificati, che seguono standard di sicurezza internazionali.

  2. Condizioni Meteorologiche: Controlla le condizioni meteorologiche e del mare prima di immergerti, poiché possono influenzare la sicurezza delle immersioni.

  3. Esperienza: Assicurati di avere il livello di esperienza adeguato per il tipo di immersione che desideri fare. I principianti dovrebbero optare per immersioni guidate con istruttori.

  4. Equipaggiamento: Utilizza sempre attrezzature ben mantenute e in buone condizioni. Molti centri offrono attrezzature a noleggio di alta qualità.

  5. Salute: È importante essere in buona salute prima di immergersi. Se hai condizioni mediche preesistenti, consulta un medico specializzato in medicina subacquea.

  6. Rispettare le Regole Ambientali: Segui sempre le linee guida per la conservazione degli ecosistemi marini e rispetta la fauna e la flora sott'acqua.

  7. Assicurazione: Considera di avere un'assicurazione che copra le attività di immersione, in caso di emergenze.

Sì, esistono numerosi tour specifici in Egitto dedicati agli amanti della storia.

Ecco alcuni dei più comuni:

  1. Tour delle Piramidi: Visite guidate alle famose piramidi di Giza, inclusa la Grande Piramide e la Sfinge, con approfondimenti sulla loro storia e costruzione.

  2. Tour di Luxor: Escursioni che includono la Valle dei Re, il Tempio di Karnak e il Tempio di Hatshepsut, offrendo una panoramica dettagliata della storia faraonica.

  3. Tour di Assuan e Abu Simbel: Visite al Tempio di Abu Simbel e al sito archeologico di Philae, con focus sulla storia della Nubia e delle dinastie egizie.

  4. Tour della Civiltà Antica: Percorsi che coprono diverse località storiche, come Memphis, Saqqara e le antiche città del Delta del Nilo.

  5. Tour della Storia Cristiana: Visite ai monasteri e luoghi significativi legati al cristianesimo in Egitto, come il Monastero di Santa Caterina.

  6. Tour Islamico: Percorsi che esplorano l'architettura e la storia islamica del Cairo, inclusa la Cittadella e le moschee storiche.

  7. Tour dei Musei: Visite al Museo Egizio del Cairo e ad altri musei che ospitano reperti storici e artefatti significativi.

  • Aeroporto Internazionale del Cairo (CAI): È il principale aeroporto del paese e il più trafficato, situato nella capitale. Collega l'Egitto con numerose destinazioni internazionali.

  • Aeroporto Internazionale di Hurghada (HRG): Servizio importante per i turisti diretti verso le località balneari del Mar Rosso, come Hurghada e Sharm El Sheikh.

  • Aeroporto Internazionale di Sharm El Sheikh (SSH): Situato nella famosa località turistica di Sharm El Sheikh, è un punto di accesso popolare per gli amanti del mare e delle immersioni.

  • Aeroporto Internazionale di Luxor (LXR): Serve principalmente i turisti che visitano i siti storici di Luxor e la Valle dei Re.

  • Aeroporto Internazionale di Assuan (ASW): Situato vicino alla città di Assuan, è un punto di partenza per visitare il Lago Nasser e il Tempio di Abu Simbel.

  • Aeroporto Internazionale di Marsa Alam (RMF): Serve la regione di Marsa Alam, popolare per le sue spiagge e le opportunità di snorkeling e immersioni.

  • Saluti: Un saluto comune è "Salam Alaikum" (La pace sia con te). Rispondere con "Wa Alaikum Salam" è un gesto di cortesia.

  • Abbigliamento: È consigliabile vestirsi modestamente, soprattutto nei luoghi religiosi. Per le donne, indossare abiti che coprano spalle e ginocchia è una buona prassi.

  • Fotografie: Chiedi sempre il permesso prima di fotografare persone, specialmente nei villaggi. Evita di scattare foto in luoghi religiosi senza autorizzazione.

  • Mance: Le mance sono comuni e apprezzate. È consuetudine lasciare una piccola mancia per camerieri, guide e autisti.

  • Cibo e Drink: Durante il Ramadan, i musulmani digiunano dall'alba al tramonto. Rispetta le usanze locali e evita di mangiare o bere in pubblico durante queste ore.

  • Ospitalità: Gli egiziani sono noti per la loro ospitalità. Se invitato a casa di qualcuno, è cortese portare un piccolo regalo.

  • Religione: L'Islam è la religione predominante. Mostra rispetto per le pratiche religiose e i luoghi sacri.

  • Conversazioni: Evita argomenti delicati come politica e religione, a meno che non siano introdotti dall'interlocutore.

  • Diete Specifiche: Se hai allergie alimentari o segui diete particolari (vegetariana, vegana, senza glutine, ecc.), è fondamentale informare in anticipo il tuo tour operator o il ristorante. Molti ristoranti sono in grado di adattarsi alle esigenze alimentari.

  • Cibo Locale: È consigliabile fare attenzione al cibo di strada e a piatti non cotti o non ben conservati, per evitare problemi gastrointestinali. Scegli sempre cibi cotti e freschi.

  • Acqua e Bevande: Consuma solo acqua in bottiglia sigillata per evitare rischi per la salute. Evita ghiaccio nei drink, a meno che non sia preparato con acqua purificata.

  • Cibi Tradizionali: Assicurati di assaporare la cucina locale, ma informati su ingredienti e preparazioni se hai restrizioni.

Sì, le crociere sul Nilo sono adatte a famiglie e bambini.

Molti operatori offrono itinerari pensati per accogliere i più piccoli, con attività e intrattenimento dedicati.

Le imbarcazioni sono generalmente dotate di servizi adatti alle famiglie, come cabine spaziose e aree comuni.

Inoltre, le visite ai templi e ai siti storici possono essere un'esperienza educativa e divertente per i bambini, rendendo la crociera un'opzione ideale per una vacanza in famiglia.

Tuttavia, è sempre consigliabile verificare in anticipo con l'operatore specifico per comprendere le opzioni disponibili e le attività offerte.

Puoi ottenere un visto per visitare la Giordania attraverso un'ambasciata o un consolato, sia presentando domanda online sul sito ufficiale del governo egiziano, sia contattando direttamente l'ambasciata o il consolato.

Si consiglia di presentare domanda per un visto almeno sette giorni prima della partenza.

È importante compilare correttamente il modulo di domanda e fornire tutte le informazioni richieste.

Sì, puoi usare la carta di credito in Egitto. Tuttavia, molte località potrebbero non accettarle, quindi è consigliabile portare anche del contante.

Assolutamente no, la lingua inglese viene studiata nelle scuole di tutto il paese. Di conseguenza, la maggior parte degli Egiziani che vivono nelle città la parla o almeno la comprende.

Puoi ottenere un visto d'ingresso per l'Egitto in diversi modi. La maggior parte dei viaggiatori deve applicare per un visto turistico, che consente soggiorni fino a 90 giorni. Alcune nazionalità sono esenti dal visto, mentre altre possono ottenerlo all'arrivo o online.

Tuttavia, se desideri rimanere a lungo termine, potresti dover richiedere un visto attraverso un'ambasciata o un consolato.

Assicurati di applicare per un visto almeno sette giorni prima della partenza. È possibile richiedere un visto online attraverso il sito web ufficiale del governo egiziano o tramite l'ambasciata o il consolato.

Assicurati di compilare correttamente il modulo di domanda e di fornire tutte le informazioni richieste.

Sì, l'Egitto è considerato una destinazione relativamente sicura per i turisti, compresi i viaggiatori solitari.

Le cabine sul ponte principale si trovano generalmente più in basso sulla nave, vicino al livello del mare.

Possono offrire una sensazione di movimento più pronunciata a causa della vicinanza all'acqua.

D'altra parte, le cabine sul ponte superiore sono situate più in alto sulla nave e possono offrire viste migliori.

Possono essere anche più vicine alle aree comuni come la piscina o il ristorante.

La scelta tra le due dipende dalle preferenze personali riguardo al comfort e alla vista.

Per quanto riguarda il volo, desidero informarti che hai diritto a 23 kg per persona in stiva e a 8 kg di bagaglio a mano per ogni persona.

Per i voli internazionali dipende dalla compagnia aerea, ma la maggior parte delle compagnie adotta le stesse regole dei voli nazionali.

La maggior parte dei monumenti, siti storici e musei in Egitto sono aperti dalle 9:00 alle 17:00. I siti storici all'aperto, come le Piramidi di Giza, sono aperti dalle 8:00 fino al tramonto.

Alcuni musei hanno orari di apertura mattutina, dalle 9:00 alle 16:00, orari serali, dalle 17:00 alle 21:00 o alle 22:00.

Durante il Ramadan, il mese sacro del calendario islamico, tenete presente che questi orari cambieranno significativamente.

Sì, ti è consentito portare con te 1 litro di alcol e 200 sigarette.

Tuttavia, è consigliabile acquistare la tua scorta di sigarette e alcol in Egitto dopo il tuo arrivo, in quanto ci sono buone birre e vini adatti in Egitto che sono molto convenienti, e non è necessario portare tali articoli a meno che non siano essenziali per te.

Sì, dare la mancia è una pratica comune in Egitto, specialmente nell'industria del turismo. 

In un ristorante è bene dare tra il 5 e il 10% di mancia direttamente al cameriere.

Per il trasportare i bagagli o parcheggiare un'auto la pesona che qualcuno che si prende cura del bagno per tenerlo pulito vanno bene  10/20 pounds.

La mancia alla guida turistica e all'autista del veicolo è completamente facoltativa, ma dovrebbe essere considerata se ti viene fornito un ottimo servizio.

Sì, Tour Egitto offre uno sconto per viaggi privati prenotati con gruppi numerosi.

In molte zone turistiche egiziane, tali raccomandazioni non sono necessarie; in luoghi meno turistici, tuttavia, è consigliabile indossare abiti appropriati.

Infatti, le donne dovrebbero evitare vestiti troppo succinti, collane vistose e coprire spalle e ginocchia.

Tour Egitto è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per ricevere le tue richieste di prenotazione via email.

Puoi inviare una richiesta di prenotazione.

Puoi anche inviare un prospetto della tua prenotazione dove descrivi il viaggio desiderato, la sua durata e qualunque altra informazione vuoi ricevere, per cui garantiamo una pronta risposta con una proposta di viaggio da parte dei nostri operatori.

Fornire esperienze di viaggio indimenticabili in Egitto, offrendo pacchetti turistici di alta qualità e a prezzi accessibili che mettono in mostra la ricca storia, la cultura e le bellezze naturali di questa antica terra. Il nostro obiettivo è quello di superare le aspettative dei nostri clienti offrendo un servizio personalizzato, conoscenze specialistiche e una logistica impeccabile, assicurando che ogni viaggio con Tour Egitto sia un'avventura unica nella vita.

Grazie al nostro impegno per l'eccellenza, ci sforziamo di essere la scelta preferita dai viaggiatori che cercano esperienze autentiche e coinvolgenti in Egitto.

In genere è consentito fotografare nella maggior parte dei siti storici e dei musei, ma in alcuni luoghi può essere richiesto un supplemento per l'uso della macchina fotografica. Tuttavia, ci sono luoghi specifici, come il Museo Egizio e la Valle dei Re a Luxor, dove è severamente vietato scattare foto e i visitatori devono lasciare la macchina fotografica all'ingresso.

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